Decima tappa

Da Forni di Sopra a Sauris di Sotto

Itinerario lungo e panoramico, che consente di collegare due belle località di montagna, raggiungendo l’amena Sauris. La vista consente sia di am- mirare a breve distanza le frastagliate creste della Dolomiti Friulane sia di attraversare le più dolci Alpi Carniche, tra gli alti pascoli delle due conche di Forni e Sauris. Considerata la lunghezza del percorso è possibile dividerlo in due giorni, pernottando a Casera Tragonia, oppure diminuirne il dislivello, prendendo la seggiovia.

Continua a leggere

Riepilogo di Tappa

  • PUNTO DI PARTENZAForni di Sopra
  • PUNTO DI ARRIVO Sauris di Sotto
  • DIFFICOLTÀ Itinerario Escursionistico
  • LUNGHEZZA 18.3 km
  • TEMPO DI PERCORRENZA7 ore, 0 minuti
  • AMBIENTEMedia Montagna
  • ESPOSIZIONE Ovest, Nord, Sud, Est
  • DISLIVELLO IN SALITA 1.351 m
  • DISLIVELLO IN DISCESA 1.046 m
  • RIFERIMENTO CARTOGRAFICO Tabacco 02 (1:25.000)
  • SORGENTI D’ACQUA No
  • PERCORRIBILE IN BICICLETTASi
  • PERCORRIBILE A CAVALLONo
  • PRESENZA DI UNA PIEVENo

Mettiamo a tua disposizione dei documenti utili per il cammino scelto. Scarica la mappa e la descrizione dettagliata della tappa e il tracciato GPS.

Scarica la mappa

Descrizione percorso

Dalla piazza principale del paese si scende fino al ponte sul Torrente Tolina e, superatolo, si prosegue a sinistra seguendo il segnavia CAI 209 prima lungo la strada per circa cento metri e poi su sentiero (a destra). Il percorso si sviluppa all’interno di un bosco dove il sentiero, seppur in presenza di alcuni brevi tratti ripidi e faticosi, ha una pendenza media e gradevole.
Dopo circa due ore di cammino si giunge alla ristrutturata Malga dell’Aip (1598 m, punto d’acqua), punto dopo il quale la pendenza diminuisce fino a diventare quasi un falsopiano in prossimità di Casera Tragonia (1760 m, 3 ore e 45 min, possibilità di ristoro e pernottamento nel periodo estivo). Dalla casera, guardando verso sud si gode di un bel panorama sulle Dolomiti di Forni.
Si prosegue a destra e, sempre su sentiero con segnavia CAI 209, si sale alla visibile Forcella della Croce di Tragonia (1973 m, 50 min, panora-
ma verso la conca di Sauris) per poi scendere su sentiero un po’ ripido alla sottostante Casera Mediana (1661 m, 40 min). Qui giunti, si prosegue immediatamente a destra lungo una strada che scende fino al ponte sul Torrente Lumiei (1118 m, 1 ora e 40 min) per poi risalire sino all’abitato di Sauris di Sopra (1400 m, 50 min).
Dalla piazzetta del grazioso borgo si scende lungo una stradina (che si trova dietro la fermata dei bus) per portarsi alla sottostante chiesetta di San Lorenzo e da qui si continua a sinistra, sempre su stradina, fino ad immettersi sulla strada principale che scende a Sauris di Sotto (1205 m, 45 min).

Note: 1- considerati il dislivello e la lunghezza del percorso, la tappa può essere divisa in due giorni, con pernottamento a Casera Tragonia (20 posti letto);

Note: 2- si può diminuire il dislivello salendo in seggiovia con due tronconi da Forni di Sopra a Casera Varmost (1758 m) e da qui, seguendo il segnavia CAI 211, si scende su sentiero a Casera Tartoi (1711 m – 1 ora) e poi su carrareccia (al bivio salire a sinistra) a Casera Tragonia (1973 m – 1 ora e mezza).

Chiese

Nella chiesa di San Lorenzo e nel Santuario di Sant’Osvaldo, pregevoli opere dell’altaristica lignea cinquecentesca: quello di Michael Parth, artista di origini pusteresi, è dedicato a Sant’Osvaldo ed è uno degli esempi più rilevanti e pregevoli di altare ad ali (Flügelaltar) presenti in Friuli.

Il sentiero CAI 209 attraversa inizialmente alcuni prati coltivati e in parte ricolonizzati a latifoglie con frassino, salice e acero misti ad abete rosso. Nel sottobosco si nota una fioritura di orchidea maculata.
In prossimità di un edificio abbandonato si attraversa un popolamento di faggio e abete rosso. Nel sottobosco si trova mercorella bastarda, aconito, crespino dei campi, ginestrino, erba lucciola bianca, carica argentina, lattuga montana, veronica delle faggete, epatica nobilis, mentre salendo nelle vicinanze di una radura con stavolo troviamo specie montane come botton d’oro, ranuncolo, nontiscordardimé, geum rivale.
In prossimità della Malga dell’Aip si incontrano pascoli ricolonizzati con abete rosso e qualche raro larice per poi passare, più in quota, ad una pecceta altimontana con larice. Una ricca varietà di fiori, tra cui viola biflora, tossilaggine illirica, acetosella, clematide alpina, rododendro, camedrio alpino, timo, ginestra, primula, occhi di Santa Lucia, pinguicola, abbellisce il cammino.
Nella zona di Casera Tragonia si possono vedere il codirosso spazzacamino, il merlo dal collare, il prispolone, il cervo e il camoscio.
Dopo la casera c’è un aumento delle specie acidofile, come l’ontano verde, il rododendro ferrugineo e il mirtillo nero. La flora, tipica dei pascoli alpini, è rappresentata da genziana kochiana, arnica montana, erba lucciola bianca, cariofillata montana, genziana puntata, fragola d’oro.
Poco prima di Forcella Tragonia sulla sinistra si nota una depressione con palude quasi del tutto prosciugata, sito di riproduzione del tritone alpino,

del rospo comune e della rana temeraria. La flora presente è quella tipica a sfagni, bartsia, pingiucula. In questa zona è presente il gallo forcello e la vipera berus.
Scendendo dalla Forcella Tragonia il substrato alcalino favorisce la crescita del rododendro irsuto. Prima della pista forestale il sentiero si snoda su un crinale ricoperto da pino mugo. Abbassandosi di quota riprende la presenza del larice al quale si aggiunge anche l’abete rosso. Passata la fascia di bosco a conifere si entra nei pascoli veri e propri di Malga Mediana.

Da qui si prosegue lungo la pista forestale e dopo i pascoli si entra in una pecceta altimontana a megaforbie. Abbassandosi di quota entrano anche l’abete bianco, il faggio e verso il Torrente Lumiei il salice, salicone, l’acero. Oltrepassato il rio, la strada a fondo cementato riprende a salire a tornanti attraversando un bosco misto su ex prati. Lungo la salita si incontrano degli edifici tipici circondati da prati stabili su magredi evoluti con le tipiche specie floreali (aquilegia, raponzolo, trifolio alpino, ranuncoli, orchidee e diverse specie di graminacee).

Lungo il tratto da Sauris di Sopra a Sauris di Sotto si attraversano prati stabili in parte ricolonizzati da nocciolo e in parte ancora falciati che si alter- nano a boschi marginali con prevalenza di frassini, aceri e saliconi.

  • C.ra Tragonia: – funzione di alberghetto con 22 posti letto (due camere da 4 + una camera da 8 + 6 nel bivacco – con lenzuola) – possibilità

    di doccia calda – prezzi in convenzione: – mezza pensione (cena, pernottamento e (anno 2012) 1^ colazione): € 25.00 – pernottamento e 1^ colazione: € 15.00 – aperto da metà giugno a metà settembre- si consiglia la prenotazione (tel. 3319165209 – sig.ra Alda)

  • C.ra Tartoi: – funzione di alberghetto con 16 posti letto + 15 posti con sacco a pelo – aperto da luglio a metà settembre – si consiglia la prenota- zione (tel 0433.88013- sig.ra Anita)

Le tappe

In origine il percorso era articolato in diciotto tappe, nel 2013 è stato esteso a venti, in dieci delle quali si incontrano le storiche Pievi Carniche e due Santuari, comprendendo le comunità e i territori dell’alta Val But, della Val Pontaiba e della Val Chiarsò, mantenendo la partenza da Imponzo di Tolmezzo e l’arrivo a Zuglio.

Scopri le altre tappe