Quarta tappa

Da Cesclans a Villa di Verzegnis

Questa tappa permette di attraversare una zona glaciale costituita oggi da rilievi arrotondati per erosione, che fanno da contrafforte alle Prealpi Carniche. Il percorso si apre e si chiude su strada asfaltata, ma nella parte centrale si svolge interamente nel bosco. Da Pusea il panorama si apre prima verso il Lago di Verzegnis, poi verso la piana del Tagliamento, le Alpi Carniche centrali e la Valle del But.

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Riepilogo di Tappa

  • PUNTO DI PARTENZACesclans
  • PUNTO DI ARRIVO Villa di Verzegnis
  • DIFFICOLTÀ Itinerario Turistico
  • LUNGHEZZA 12.2 km
  • TEMPO DI PERCORRENZA5 ore, 0 minuti
  • AMBIENTEBassa Montagna
  • ESPOSIZIONE Sud-Est, Sud, Nord
  • DISLIVELLO IN SALITA 460 m
  • DISLIVELLO IN DISCESA 368 m
  • RIFERIMENTO CARTOGRAFICO Tabacco 13 (1:25.000)
  • SORGENTI D’ACQUA Si
  • PERCORRIBILE IN BICICLETTASi
  • PERCORRIBILE A CAVALLOSi
  • PRESENZA DI UNA PIEVE Si

Mettiamo a tua disposizione dei documenti utili per il cammino scelto. Scarica la mappa e la descrizione dettagliata della tappa e il tracciato GPS.

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Descrizione percorso

Dalla pieve si ritorna al Ponte sul Rio Faéit seguendo la strada asfaltata (circa 4 km, 1 ora e 20 min).
All’altezza del ponte sul rio Faéit proseguire per un centinaio di metri in vista della trattoria “Al Pescatore” (evitare la prima stradina che sale a de- stra). Prima della trattoria imboccare uno sterrato che dolcemente conduce alla base del costone e poi fa guadagnare quota in cinque tornanti.
Ora la pendenza diminuisce e per brevi tratti il percorso in traverso si fa quasi pianeggiante fino all’interruzione della strada. Deviare a sinistra sulla traccia che segue il greto di un rio quasi sempre in secca fino a riprendere la strada, che continua a salire con moderata pendenza. All’innesto con la carrareccia proseguire a sinistra, dapprima quasi in piano e poi in leggera discesa sino all’abitato di Pusea (504 m, 1 ora e 40 min).
Da Pusea si prosegue su strada asfaltata. Alcuni tornanti portano in leggera salita (1 km e 1/2) alla chiesetta di sella Dueibis (618 m, 20 min). Tenendo la destra si scende al ponte sul lago di Verzegnis (1 km, 30 min). Attraversato il lago, si sale verso Chiaicis e, all’incrocio con la strada provinciale, proseguire dritti per 100 mt per poi salire a sinistra ad una fontanella. Continuare verso a destra in breve ripida salita fino ad incontrare la strada che scende a Villa di Verzegnis, esattamente all’altezza della Pieve di San Martino e dell’albergo “Stella d’oro” (3 Km, 45 min).
Con partenza da Cavazzo Carnico il percorso si riduce in termini di lunghezza e di tempi (per un totale di 10 Km e mezzo e 3 ore e 45 minuti) e i dislivelli sono i seguenti: 470m in salita e 380m in discesa.
Seguire la SP 512 in direzione di Tolmezzo e, in prossimità del campo sportivo di calcio (primo ponte sul rio Faéit), infilare una stradina asfaltata che risale la sinistra orografica del rio per circa un chilometro fino ad arrivare al secondo ponte, luogo di confluenza col percorso che parte da Cesclàns (30 min).

Pieve di San Martino

L’attuale chiesa di San Martino di Verzegnis sorge all’interno del centro abitato di Villa di Verzegnis e si presenta in una veste architettonica sette- centesca. La sua fondazione come Pieve risale probabilmente all’ VIII secolo, quando Zuglio cessa di essere sede vescovile e viene declassata a Pieve.

È la titolazione a San Martino che rafforza questa ipotesi: fin quando a Zuglio c’era il Vescovo le intitolazioni più comuni delle Pievi erano state a Santa Maria, San Pietro, Santo Stefano e San Lorenzo (Menis e Biasutti).

Secondo Biasutti per lo stesso motivo si potrebbe però addirittura risalire per la fondazione al VI secolo: l’intitolazione a San Martino, figura che incarna una forte valenza antiariana, sarebbe infatti indicativa della nascita di questa Pieve come rifugio antilongobardo (i Longobarsi erano Ariani). La Pieve di Verzegnis dipendeva direttamente dal Patriarca di Aquileia.

Lusciti dall’abitato di Cesclans e seguendo la stradina che attraversa la piana di “Falnor”, sulla destra (colle Celli Brocul) si nota una copertura di carpino nero, rovere, tiglio e castagno, mentre sulla sinistra prati stabili in parte ricoperti dal nocciolo. Scendendo verso l’alveo del torrente Faeit si nota a sinistra un rimboschimento di abete rosso (80 anni ca).

Nel tratto della pista forestale si attraversa dapprima un prato con abbondante fiori- tura dell’Ornitogallo (detto anche Stella di Betlemme) e varie specie di orchidee. Lungo la salita che porta alla località Taulirs, predominano boschi di pino nero, orniello, carpino nero e arbusti di nocciolo, biancospino, corniolo, viburno, crespino, pero corvino e ginepro su matrice calcarea. Nel sottobosco fioriscono l’ononide, l’anemone bianca, la pervinca, l’erica, la globularia e l’emero.

Nel tratto più pianeggiante, il bosco si arricchisce di tiglio, roverella, faggio e sorbo montano. Il terreno presenta a tratti una fitta copertura di epime- dio dalla quale spuntano piantine di mughetto e elleborina bianca. Dopo l’interruzione della strada, salendo di quota, lungo il versante meridionale il pino nero lascia il posto al pino silvestre (con vischio sulle chiome).
La frazione di Pusea è contornata da prati un tempo coltivati e ora ricolonizzati da nocciolo, noci, alberi da frutto e rimboschimenti di abete rosso. Il sottobosco è coperto da rovi, corniolo sanguineo o sanguinella. Lungo i bordi della strada fiorisce l’aquilegia.
Proseguendo verso il lago di Verzegnis l’esposizione nord del Monte Zouf e un ambiente più fresco favoriscono la crescita del faggio. L’abitato di

Chiaicis è circondato da prati e arbusti di nocciolo. Da qui verso Invillino si attraversa un bosco misto di abete rosso, frassino, pino nero, intervallati da acero, orniello e olmo.

Pranzo /Cena/ Alloggio all’arrivo di tappa:
• “Antica Trattoria Stella d’Oro” Via Tolmezzo 6, Verzegnis. Tel 0433 2699 (CONVENZIONATO) • “Al Fogolar” Via Udine 15, Verzegnis. Tel 0433 41025 (CONVENZIONATO)
• “Al Quadrifoglio” Via Cella 12, Fr. Chiaulis, Verzegnis.

La Pieve di San Martino è stata ricostruita nel XVIII secolo da un architetto locale, Domenico Schiavi di Tolmezzo, con un ampio portico di ingresso e una facciata a salienti.
Settecenteschi anche il tabernacolo a muro in marmo rosso e ferro battuto e l’altare maggiore in marmi policromi con statue laterali di San Pietro e San Paolo e il dipinto con San Martino vescovo 5269142286 di pregevole fattura, di autore veneto.
Friulano invece l’autore degli affreschi nel presbiterio e nel soffitto della navata centrale, Antonio Schiavi (1736 – 1786). Sono stati restaurati dopo il terremoto e rappresentano rispettivamente: Sacrificio di Isacco e Profeti, nel semicatino; Evangelisti e Trinità, nella volta; Assunta e Apostoli, nella specchiatura centrale e San Giovanni Battista e San Martino, nelle specchiature ai lati. Del 1907 la pala laterale del pittore di gonfaloni Giovanni Maria Lendaro da Feletto Umberto (UD) con la Madonna con Bambino e i Santi Emidio e Stefano.

Orari delle Liturgie:
Santa Messa festiva, ore 11.00

Celebrazioni particolari:
la prima domenica di ottobre (Perdon dal rosari) e l’ undici novembre (festa del titolare) Custode-referente: Colautti Laura tel 0433 40419.

Aperture Programmate
non sono attualmente previste aperture programmate per questa Pieve

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Le tappe

In origine il percorso era articolato in diciotto tappe, nel 2013 è stato esteso a venti, in dieci delle quali si incontrano le storiche Pievi Carniche e due Santuari, comprendendo le comunità e i territori dell’alta Val But, della Val Pontaiba e della Val Chiarsò, mantenendo la partenza da Imponzo di Tolmezzo e l’arrivo a Zuglio.

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